vite che sono la tua

dal bel libro di Paolo Di Paolo, che sembra aver spiato la mia vita.

” ho scritto per capire, per ricordare,per vedere le cose da un’altra prospettiva.  ho scritto soprattutto per ricostruire un mondo scomparso, solo per vedere ancora vivo qualcosa che il tempo aveva sommerso.  ho scritto quasi sempre proprio per far rivivere qualcuno, persone del passato, anche del mio, o per un me stesso che avevo lasciato per strada ad aspettare.  l’ho ripreso per mano e l’ho accompagnato fino alla gelateria,perchè era fermo lì e aveva una tremenda paura dei cani.   ho scritto per fare delle domande senza avere nemmeno l’inizio di una risposta.  ho scritto per lasciare le domande aperte come porte spalancate.  ho scritto, talvolta, come si prega, e come si chiede a qualcuno di restare.”