Le Erbe Magiche: Ruta Graveolens

Sin dal Medioevo nota come Herba de fuga demonis, perchè capace di prevenire e immunizzare dal malocchio, allontanava gli spiriti cattivi e le streghe, gli spiriti dei morti,e preservava dalle tempeste e dalle disgrazie.

Del resto già Aristotele ne aveva raccomandato l’uso contro gli spiriti e gli incantesimi.

Addirittura Dioscoride Pedanio  la identifica , in base alla sua origine cappadocica, come  la leggendaria Erba Moly, antidoto divino ceduto a Odisseo per resistere alle magie di Circe.

La scuola Medica Salernitana affermava:  Giova la Ruta agli occhi, fa la vista assai acuta, e scaccia la caligine.Nell’uomo Venere affredda e nella Donna assai l’accende, e fa l’ingegno astuto. E affinchè non vi dian tedio le pulci ella, o donne, è ottimo rimedio.  ( perchè mai solo le donne dovessero essere oggetto della infestazione di pulci non è dato sapere; ma in relazione alla medicina popolare delle donne per le donne, che assunse i connotati tragici della stregoneria, val la pena ricordare il detto: Ruta libidinem in viris extinguit, auget in foeminis ….)

Il suo potere era tanto ampio che poteva essere usata anche all’opposto per scopi malefici, di qui il legame con Giano bifronte, signore delle porte, e il coinvolgimento coi riti solstiziali dell’estate..

 

La ruta raccolta a mezzogiorno del giorno di San Giovanni era efficace rimedio contro “la mala ora”,sei del mattino, mezzogiorno e mezzanotte. Inghiottire tre semi di ruta all’alba del giorno di San Giovanni scacciava i diavoli e aiutava a non aver paura degli spiriti e assicurava buona salute per tutto l’anno.

così ancor oggi si conserva l’antico detto:  ruta ruta ogni male stuta….

  1. adalgisa mastellone |

    … l’ammore ‘gnornò