La rosa che non colsi.

Non esiste la rosa che non  colsi, il momento perso, l’occasione sfuggita. Esiste tutto il tempo che è stato così come è stato, e se non l’ho raccolta è perchè volevo vederla vivere, e poi stancarsi di troppa vita e cominciare a sfiorire. E lasciar andare tutto, la vita il possesso la giovinezza il passato il presente. Lasciar andare anche il desiderio di sopravvivere e imparare a scomparire. Io sono i petali rinsecchiti coi lembi marroni come le macchie sulle mie mani, sono gli stami infertili lasciati in sguaiata evidenza, senza ritegno , come le rughe sul mio viso, senza dignità , come le vene viola sulle mie cosce. Io sono la rosa  che non colsi per regalarle la grazia del lento scomparire.