il tempo fa il suo giro…

Il tempo delle ore ha forma retta e, come tutte le linee troppo rigide e unidirezionali,  non mi piace.

Il tempo delle stagioni è ciclico, ha un morbido andamento circolare, è disponibile a tornare sempre su se stesso, come i percorsi in un giardino. Ha sapore di necessità, ma non di condanna.

La scelta del giardiniere è certamente nella direzione della ciclicità delle stagioni…come Persefone, come un seme sotto la neve, trascorro l’inverno al chiuso nell’attesa che la primavera venga a tirarmi fuori.

Ma ignoro il tempo delle ore, che hanno una lunghezza così variabile in funzione che si sia fuori a zappare o dentro a progettare, sepolti fra i libri dei giardini-maestri.

A trent’anni ho dismesso l’orologio, e non sono mai più caduta in tentazione.

  1. francesca |

    e – dovresti aggiungere – per questo motivo sono sempre in ritardo.