del senso di scrivere

“non mi piace il passato remoto, preferisco le frasi corte.

e soprattutto: non mi sono mai sentita più pregiata degli altri.

le mie parole non sono fari nella nebbia.

non salvano vite.

sono lucciole in una notte di giugno.

accese a decorare il buio.

carine.

ma se ne può fare a meno”

  1. Biricchin |

    “Rosita” direbbe: NON E’ VERO!
    esci dal contesto dei tuoi pensieri e pensa che è vero che “le tue parole non salveranno il mondo”!
    ma sarebbe un programma troppo ambizioso (anche per te).
    le tue parole (però) fanno bene a chi le legge (amici?).
    Quantomeno a Rosita e a me.
    e a chi sa quanti altri passano leggono e sono timidi…

    • infatti, resta la curiosità verso questi timidi, che, a dire dei mezzi multimediali di controllo,ci sono.e resta l’affezione ai fedeli commentatori, che fanno bene a me.

  2. rosita |

    Eccomi qua, la “fedele commentatrice” concorda con il “mio” pensiero Biricchin (che bello immaginarti) e un saluto ai timidi di passaggio da questo ” luogo”.

  3. Biricchin |

    Rosita, immaginarmi non è bello. è antico…

  4. rosita |

    Oh Biricchin ma io sono una “antica novella”.

  5. Biricchin |

    Ed ha ragione Maria: sono antico nel senso di vecchio ma questa è la stagione del “novello”. Non è che lo ami ma amo le novità. Vecchiaia docet!
    Allora Rosita? il bicchiere della staffa?
    PS: amo anche le chat “lente” e (come si vede) le virgolette…

  6. Biricchin |

    Qualcuno mi ha detto
    che certo le mie poesie
    non cambieranno il mondo.
    Io rispondo che certo si
    le mie poesie
    non cambieranno il mondo.
    (Patrizia Cavalli)

    • non son bastati i sogni e l’energia dei nostri vent’anni, a cambiarlo…e allora vuol dire che niente cambia niente.