giardinieri d’ oriente, secondo Jorn de Precy

“…non bisogna pensare che al giorno d’oggi nessuno creda più alle divinità dei luoghi….in Giappone, i seguaci dello scintoismo ci spiegano che il mondo è abitato dai kami,le divinità della natura che si celano all’interno delle cose e soprattutto delle piante, dei corsi d’acqua e delle rocce.Gli uomini li temono, naturalmente,perchè ciò che non è tangibile è imprevedibile, e non sempre avvicinare i kami è cosa agevole; ma è la loro presenza a garantire la continuità dell’universo visibile, e quindi la vita. Come lo era per i Romani e i loro genii loci, anche qui la loro  benedizione è necessaria.Per questo un giardino ben fatto è, secondo i giapponesi, quello in cui gli spiriti si trovano a loro agio e da cui non intendono andare via. Da sempre il giardiniere orientale  sa che non deve  sognarsi di sottomettere la natura ai propri disegni(sempre che un desiderio tanto sciocco possa affacciarsi alla sua mente) e che nel suo giardino deve lasciare spazio all’invisibile e all’imprevisto. Al contrario di noi, gli orientali non espellono il mistero dal loro mondo: ce lo invitano, e pregano affinchè vi rimanga.”