lettera alle mie figlie

mie care bambine, viene anche per me il tempo in cui tirar bilanci è imprescindibile.

non sono stata una madre semplice, so che per ognuna di voi ho rappresentato, in determinati periodi, la montagna da scalare, e me ne sono sempre rammaricata un po’.si crsce con l’idea di essere opposti al modello che abbiamo avuto davanti, e tutta la mia generazione s’è appunto sgolata a negare il modello di madre che c’era capitato. Mai come lei: l’ avrò detto mille volte. Oggi penso che aver avuto montagne da scalare sia stata una delle cose più importanti della mia vita, e anche se arrivata in cima insieme all’incontro col drago delle mie inattitudini, delle mie utopie, ho trovato un uomo semplice,perfettibileuna donna che mascherava da assoluti le sue fragili certezze…salire è stato bello, combattere è stato bello, capire è stato bello. e allora faccio pace col vostro sudore, con gli occhi arrabbiati con cui mi avete guardato, con gli occhi preoccupati con cui mi guardate oggi.

oggi siete donne adulte, donne a prescindere da me, donne le cui scelte spesso non mi piacciono, e come al mio solito non ho remora a manifestarlo, sempre.

oggi le valli che avete davanti agli occhi, che avete conquistato passo dopo passo, in salita, non comprendono me nè i miei orizzonti.

io ora ho voglia di lasciarmi scivolare giù dalla mia montagna   .